
Percorrendo la Cassia ho sempre guardato con stupore la necropoli di Sutri. Animata dalla mia solita curiosità ho parcheggiato e ho deciso di andarle finalmente a vedere da vicino. Le tombe si trovano all’interno di un parco regionale chiamato “Antichissima Citta Di Sutri” dove è possibile visitare altre monumenti , percorrere sentieri della via Francigena (Nel Medioevo Sutri fu un importante stazione per i pellegrini prima di arrivare nella loro meta finale Roma) e passare una giornata rilassante immersi nella natura con aree attrezzate per pic-nic.



Le tombe scavate nel tufo sono a rito misto cioè hanno nicchie piccole per i cinerari e nicchie per la deposizione dell’inumato. Ho letto sul pannello esplicativo che in totale sono 64 tombe scavate, alcune delle quali hanno un imgresso ad arco.
Percorrendo il sentiero consigliato mi sono ritrovata davanti ad una grande portone in legno a chiusura di una apertura un po’ piu grande rispetto alle altre scavate nella roccia: Mi si avvicina una ragazza chiedendomi se volessi visitare la Chiesa e cosi’ sono entrata in uno spazio davvero unico , la Chiesa della Madonna del Parto


Le pitture nel vestibolo d’ingresso (Madonna e Santi, San Cristoforo, e vicende legate alla vita di San Michele del Gargano)
Questa piccola chiesa rupestre sorge su di un mitreo romano del III sec. d.C a sua volta impostato su un sepolcro etrusco. Il Mitreo era un luogo di culto sotterraneo dove si praticava il culto del mitraismo, un antica religione ellennistica basata sul culto del Dio Meithra. La struttura nel corso dei secoli ha mantenuto intatte alcune caratteristiche del culto mitraico come la scarsa illuminazione, ma la trasformazione in chiesa nel 380 dc e poi nel XIII ha determinato una modifica con l’aggiunta di un ingresso e un abside dove è stato collocato un affresco della Nativita’.

Sempre all’interno del parco si trova l’Anfiteatro Romano simbolo della Citta’ di Sutri. Scavato interamente nella collina tufacea la sua costruzione risale intorno al I sec.a.C e I sec. d.C con una tecnica assai simile a quella etrusca. aveva una capienza di 7000 spettatori e fino agli inizi del XIX secolo, era completamente interrato e utilizzato per le coltivazioni agricole. Venne riportato alla luce nel 1830.


Guardate il parco su questo sito:
e andata anche a visitare anche il Centro storico di Sutri.
Condivido con voi questo video
A presto
Debora 🙂
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